REGIONE MARCHE: CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER INTERVENTI INNOVATIVI DI EFFICIENZA ENERGETICA
DOTAZIONE FINANZIARIA:
3 milioni
AREA DI RIFERIMENTO:
Regionale
DESTINATARI
imprese piccole, medie e grandi in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:
• sede operativa nella Regione Marche;
• appartenenza a specifici codici attività (ateco B/C/D/E/F/G/H/I);
• disponibilità dell’edificio esistente a destinazione d’uso non abitativa, ovvero alle cui utenze è destinata la produzione di energia dell’impianto da fonte energia rinnovabile destinato solo per l’autoconsumo;
• autorizzazione del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori, se diverso dal richiedente il contributo;
• iscrizione in camera di commercio da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda, oppure essere costituita tramite conferimento di ramo d’azienda o i cui soci siano imprese con processi produttivi attivi e consolidati da almeno due anni;
• non avere capitale o quote di esso intestate a società fiduciarie.
Possono partecipare al bando anche le imprese che si costituiscono sotto forma di Comunità Energetica.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili i seguenti interventi:
1. efficientamento energetico del processo produttivo da intendersi come applicazione di nuove tecnologie – interventi innovativi volti a ridurre gli sprechi di energia. A titolo esemplificativo: innovazione di processo, sostituzione di macchinari con macchinari ad elevata efficienza energetica (termica o elettrica). Esclusa l’installazione di nuove linee produttive;
2. installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti a fonte rinnovabile per la produzione e la distribuzione dell’energia termica e/o elettrica all’interno dell’unità produttiva. Il dimensionamento degli impianti dovrà essere effettuato con riferimento ai documentati fabbisogni annuali di energia del beneficiario (riportati in diagnosi energetica e attestati dalle bollette dei consumi aziendali);
3. utilizzo di sistemi per l’autoconsumo di energie rinnovabili (sistemi di accumulo anche a supporto di impianti già esistenti e applicazione di sistemi integrati di produzione e consumo di energia rinnovabile che prevedano anche l’abbinamento con sistemi di ricarica delle auto elettriche oltre alla riconversione del parco mezzi aziendale in mezzi elettrici);
4. applicazione di tecnologie che producono e consentono di stoccare l’idrogeno verde e il suo utilizzo;
5. installazione di impianti di cogenerazione – trigenerazione – sistemi ausiliari della produzione;
6. installazione di sistemi di gestione e monitoraggio dell’energia;
7. interventi di ammodernamento delle cabine elettriche e installazione di gruppi di continuità (Es. ups rotanti) di adeguata potenza, atti a garantire la regolare alimentazione degli impianti al
verificarsi di interruzioni o variazioni temporanee (transitorie); sono ammessi anche interventi di rifasamento e comunque installazione di sistemi per la stabilizzazione della tensione (power quality).
Gli interventi di cui ai punti 2,3 e 6 sono imprescindibili per la partecipazione al bando.
N.B Il progetto deve comportare un miglioramento dell’efficienza energetica quantificabile, in termini di risparmio annuo di energia primaria, in un valore uguale o superiore a 1,00 kWh per euro investito (per i consumi elettrici) e a 1,50 kWh per euro investito (per quanto riguarda i combustibili), rispetto alla situazione preesistente a parità di condizioni di esercizio industriale/aziendale. Non va comunque considerato il periodo per il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza pandemica. Nel caso di consumi di energia derivanti da un ciclo produttivo, il risparmio energetico va espresso per unità di prodotto.
TIPOLOGIA DEL CONTRIBUTO
L’incentivazione può coprire a fondo perduto fino al 60% delle spese ritenute ammissibili per la micro e piccola impresa. Per la media impresa la percentuale è pari al 50% e per la grande al 40%. L’importo del contributo massimo concedibile è pari a 200.000 euro (in caso di assenza di precedenti contributi concessi in Regime De Minimis). L’investimento minimo ammissibile è pari ad € 30.000.
SPESE AMMISSIBILI
• spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto, spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione al programma di investimento. Come spese funzionali sono ammesse anche le spese relative alla sostituzione delle coperture in amianto,
• spese tecniche, nel limite del 10% delle spese ammissibili di cui al precedente punto,
• spese per la riconversione dei mezzi aziendali nel limite del 20% delle spese ammissibili di cui al punto primo.
Le spese possono essere retroattive, purchè l’intervento non sia stato completato alla data di presentazione della domanda.
TERMINI DI PARTECIPAZIONE AL BANDO
Lo sportello per la partecipazione aprirà il giorno 15 dicembre 2021.
DISPOSIZIONE MINIME PER ACCESSO ALLA MISURA
Si precisa l’obbligo di presentazione della diagnosi energetica, comprensiva di relazione tecnica redatta da un tecnico abilitato. Preferibile, ai fini valutativi, la presenza delle autorizzazioni amministrative alla realizzazione del progetto, ove richieste.